TUTTO PRONTO IN PIAZZA GARIBALDI PER LA TRADIZIONALE BIGOLADA. Il 26 febbraio, primo giorno di Quaresima a Castel D’Ario va in scena la 172ª edizione della “bigolada” ovvero, la distribuzione dei BÌGOI E SARDÈLE (spaghetti conditi con acciughe e tonno), cucinati sulla pubblica piazza in grandi paioli.
Lo scorso anno ne sono stati distribuiti oltre 15 quintali.La manifestazione è organizzata e gestita con successo da molti anni dalla Pro Loco Castel d’Ario con il patrocinio del Comune, Provincia di Mantova, CCIAA, Ecomuseo e Regione Lombardia.
PROGRAMMA
Ore 10.00 in piazza Garibaldi cottura e distribuzione dei bigoli – della polenta con il “cospetòn o scopetòn” (pesce sotto sale) e del panino alla pilota.
Ore 15.00 apertura straordinaria e visita guidata al Castello di Castel d’Ario a cura delle Guide Amici del Castello.
La tradizione risale al 1848. A quel tempo veniva distribuito vino, aringa e cospettoni con polenta, sostituita a partire dal 1920 con i bigoi. Oggi, si tratta di una grande festa godereccia, ma quando iniziò volle significare una forte ribellione al potere politico e religioso, nel tentativo di infrangere le regole di una rigida separazione fra le classi sociali.
I bigoi vengono cotti nei paroi, (paioli), posizionati in piazza Garibaldi, conditi con acciughe, tonno e olio sembra poca cosa al confronto di costosi carri allegorici approntati in altre città, ma la presenza di migliaia di persone, pur essendo un giorno lavorativo, che dal mattino a sera aspettano con pazienza il piatto povero, è sorprendente.
I fattori che contribuiscono al successo di questa manifestazione sono, oltre al gustosissimo cibo, la singolare coreografia dei cuochi rossi in viso, i grossi focolari con gli enormi paioli e l’occasione di ritrovarsi uniti a festeggiare in semplicità.
Tutto si conclude al tramonto, e poi si rientra nei ranghi, anche se il digiuno sarebbe uno spregio all’eccellente gastronomia locale.
La bigolada è una manifestazione esclusiva capace di far ricordare alle persone di oggi le radici della storia democratica, i primi raduni di braccianti, il motto “la boie”, le lotte organizzate rivestite in una festa singolare.
GB