GOITO, NUOVO IMPIANTO DI BIOMETANO. CORTESI: “Per impianti di questo tipo non si può parlare d’inquinamento

La notizia della presentazione del progetto di costruzione di un nuovo impianto di biometano all’interno del comune di Goito ha acceso il dibattito sul presunto impatto inquinante di una struttura di questo tipo.

L’Onorevole Alberto Zolezzi non ha perso tempo e si è definito preoccupato dal momento che l’impianto, a suo parere, “comporterà la produzione di inquinamento che andrà inevitabilmente a stressare un territorio fin troppo oppresso sotto questo punto di vista», ricordando poi come «a Goito ci sono dei prati stabili: spanderanno lì il digestato prodotto? Ricordo che il digestato è fitotossico e riduce la flora batterica del suolo”.

“Il biometano da matrice agricola rappresenta un’opportunità importantissima per il nostro settore – spiega Alberto Cortesi, presidente di Confagricoltura Mantova – in termini di abbattimento delle emissioni e corretta gestione degli effluenti zootecnici, migliorando al contempo la fertilità dei suoli. Chi afferma il contrario non possiede una corretta conoscenza di questo tipo di impianti, sempre più strategici per il comparto agricolo”.

I dati parlano chiaro: nell’Inventario Nazionale Emissioni, a cura di Ispra, si parla chiaramente di come l’aumento di produzione di biogas e biometano abbia contribuito alla riduzione delle emissioni in atmosfera, e la stessa dottoressa Eleonora De Cristofaro, presentando il rapporto, ha citato tali impianti come “soluzioni indicate per ridurre l’impatto della zootecnia”.

Per impianti di questo tipo non si può dunque parlare di inquinamento” conclude Cortesi.

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