Riapre i battenti dopo due anni di stop, determinati dalla pandemia, la Fiera della Possenta; una manifestazione fortemente voluta dal Comune di Ceresara che a tal proposito ha coinvolto dietro le quinte un consistente gruppo di volontari coordinati dal consigliere comunale, Sivia Vaccari, e l’assessore, Dante Allodi, per la sezione cultura e sport.
L’appuntamento in questione, che dispone del patrocinio della Regione Lombardia e della Provincia di Mantova, si svolgerà il 26 e il 27 marzo nella cittadina posta ai piedi dell’Alto Mantovano e nota a livello nazionale per molteplici aspetti che vanno dal mondo imprenditoriale a quello agroalimentare e a quello culturale e sportivo.
La prestigiosa vetrina ceresarese porrà ancora una volta l’attenzione su molti degli ambiti del tessuto socioeconomico locale e provinciale; quest’anno, benché proposta in un formato diverso dalle edizioni precedenti, relativamente alla sua durata, evidenzierà anche un aspetto significativo per il momento che si sta attraversando ovvero la volontà di una comunità di tornare a vivere quella normalità che il Covid 19 ha scombussolato con il suo arrivo.
Altro elemento che caratterizzerà la 71ª edizione della Fiera della Possenta è che aprirà i battenti il giorno dopo la ricorrenza della Beata Vergine della Possenta che sarà festeggiata dai cittadini ceresaresi e da molti fedeli il 25 marzo.


In quel giorno vi sarà la celebrazione di una Santa Messa nel santuario, conosciuto anche come oratorio della Possenta, a lei dedicato eretto tra i XIV e il XV secolo nella località omonima; frazione del Comune di Ceresara.
Tornando alla due giorni di Ceresara i riflettori si accenderanno sabato 26 marzo alle 10:00 nella sala civica comunale ove si svolgerà un convegno dal titolo “L’Agricoltura che verrà: tra redditività e sostenibilità” al tavolo dei relatori si siederanno anche gli esperti Bruno Agazzani e Pierluigi Meriggi.
Da quel momento sarà un continuo susseguirsi di eventi che coinvolgeranno le persone di tutte le generazioni provenienti anche da altre località del mantovano e di territori limitrofi.





Per rendere l’evento ancor più affascinante e ricco d’atmosfera saranno presenti il luna park, le esposizioni di mezzi agricoli di ieri e di oggi, stand di antichi mestieri, le bancarelle che promuovono i prodotti De.Co. della zona, le mostre degli hobbisti, artisti di strada, food truck e il sorvolo sui cieli di Ceresara di aerei.
Oltre alla fiera, interessante da vedere la Torre del Castello del XIV secolo che per l’occasione ospita la mostra MANIFESTAZIONI DI LUCE di Massimo Bassi.


L’antico castello di Ceresara fu distrutto da Pinamonte Bonacolsi nel 1260 e ricostruito 100 anni dopo dai Gonzaga; la cui struttura era una fortificazione formata da terrapieni sormontati da palizzate e cinta da un duplice fossato. Disponeva di diverse torri lignee e di un’unica opera in muratura detta “barbacane”, eretta a protezione della porta e munita di ponte levatoio di cui sono ancora visibili, benché tamponati, gli incassi dei bolzoni, con duplice ingresso, quello carraio, con arco passante a sesto acuto, e quello pusterla (pedonale) con arco a tutto sesto.
Paolo Biondo