“Mantova – Milano storia di una contaminazione culturale e gastronomica”: questo il titolo dell’incontro che si terrà domenica 6 ottobre alle 15.30 a Milano in Piazza Santa Maria del Suffragio nell’ambito dell’evento ColtivaMi, giornata di festa organizzata dal Consorzio Agrituristico Mantovano, una giornata di eventi culturali, ludici e ricreativi organizzati in collaborazione con il Giardino delle culture now, nuovo progetto del Municipio 4 di Milano.
L’invito è aperto a tutti i cittadini e i mantovani extra muros, per far conoscere e rinnovare il legame con lo straordinario patrimonio culturale e gastronomico ancora custodito nelle campagne mantovane. Per tutta la giornata dalle 9 alle 19 ai banchi del mercato contadino di Santa Maria del Suffragio si aggiungeranno altri banchi da Mantova e dai territori limitrofi. Il tema d’ottobre è tradizionalmente la zucca e le sue diverse lavorazioni: si potranno comprare zucche e mostarda mantovane, due fra i prodotti-simbolo della cucina della terra di Virgilio.
Non solo cibo assaggiato e prodotto, ma anche racconto di una relazione tra città e persone: “Mantova – Milano storia di una contaminazione culturale e gastronomica” è un incontro che unisce storie, professioni, percorsi e gusti di mantovani di nascita e milanesi d’adozione, che vivono un ponte tra le due città fatto di tradizione, scienza, cultura.
Gli ospiti intervistati da Valeria Dalcore, giornalista mantovana e milanese d’adozione, che scrive sulle pagine del Corriere della Sera saranno Valeria Perdonò, Pietro Corraini, Eugenio Ormas e Ornella Marelli.
Valeria Perdonò, attrice di origini pugliesi ma cresciuta a Mantova e da anni residente a Milano, non ha mai allentato il legame con la sua città natale. Racconterà la sua esperienza di lavoro, di vita e di impegno su temi legati alla condizione femminile e nella lotta alla violenza sulle donne. Presenterà tra gli altri anche uno dei suoi ultimi progetti, “Il Menù della Poesia”.
Pietro Corraini, graphic designer laureato in Design della comunicazione che definisce il suo lavoro “smontare e riassemblare la comunicazione visiva e progettuale” e si diverte anche ad insegnare. Vive a Milano con Ilaria e le loro 3 bambine ma è nato e cresciuto a Mantova, circondato dalla creatività della casa editrice di famiglia Corraini, galleria d’arte ma anche spazio di sperimentazione e ricerca.
Mantovano anche Eugenio Ormas, oggi direttore creativo, produttore e art buyer che lavora, come dice lui, “per clienti esigenti”. Nel 2011 ha co-fondato SVPERBE Creative Visionaries, una boutique di consulenza creativa liquida che rappresenta i migliori talenti internazionali. Ornella Marelli, milanese e mantovana d’adozione, è docente e ricercatrice dell’Università degli Studi di Milano e titolare del corso di Farmacologia del corso di laurea in Ostetricia della sede di Mantova, ora al lavoro per stipulare un protocollo di intesa tra l’Università degli Studi di Milano e la Fondazione Università Mantova.
Tra Mantova e Milano, infatti, nel corso dei decenni si è venuto a creare un rapporto intenso che ha visto profonde modifiche nei flussi migratori dal mantovano alla città, dalle masse rurali della fine del XIX secolo, all’esodo dei contadini e dei braccianti degli anni ’60,che vide ben 20.000 persone emigrare dal mantovano all’area milanese. Questi flussi migratori non si sono mai interrotti e negli ultimi anni hanno registrato un forte incremento, con una emigrazione molto diversa, composta, soprattutto, da giovani delle professioni tecniche ed intellettuali. Tutte queste ondate migratorie, tuttavia, hanno conservato un forte legame con la terra di origine, con un trait d’union incentrato soprattutto sulle tradizioni gastronomiche.
Il cibo contadino continua ad essere un forte fattore identitario che ha finito per contaminare la stessa società milanese per cui sono numerosi, oggi, i cittadini milanesi, anche non di origini mantovane, che ricercano i prodotti di fattoria mantovani.
Un caso esemplare è quello della zucca mantovana, una varietà di biodiversità che non è possibile trovare nei circuiti della distribuzione commerciale. La zucca è il prodotto emblematico della tradizione gastronomica mantovana che ha trovato molteplici contaminazioni nella letteratura, nella cosmesi, nella pittura, nell’arte in generale.
Nel corso della giornata
- laboratorio “orto giardino” a cura del Giardino delle Culture
- spettacolo dei clown sul tema della lotta allo spreco e dell’educazione alimentare dal titolo “Pamela e Carmela” storia di una mela brutta e una mela bella
- Laboratorio di spremitura delle mele e realizzazione del succo di mela a cura di “Buone dentro” attività sociale in agricoltura.
- Presentazione dell’evento “Di zucca in zucca” a cura del Consorzio Agrituristico Mantovano
- Laboratorio per grandi e piccini di “Pigiatura dell’uva”
- Street food
- Durante la giornata ci saranno diversi momenti musicali a cura dell’associazione nazionale artisti di strada.
Nell’ambito del mercato contadino si potranno trovare prodotti agroalimentari contadini freschi o trasformati. Ci saranno degustazioni e assaggi.